Ho sempre pensato che l’inventore del primo gelato romano fosse stato un artigiano, invece no, un generale goloso!!
Una “grattachecca” ante litteram. Lo si deve a Quinto Fabio Massimo, console della Repubblica, era tanto goloso da essere soprannominato Gurges. Il ghiottone. Anche altre personalità non meno ingordi di sorbetti furono alcuni imperatori, come Nerone incurante delle raccomandazioni di Ippocrate, era capace fare indigestioni di nettare di frutta gelata con miele.
Copiato dai greci, i romani avevano imparato a utilizzare la neve pressata al ghiaccio, proveniente dal vicino Terminillo, dall’ Etna o Vesuvio. Neve e ghiaccio andavano a rifornire le cisterne dei nobili, ma anche i Thermopolia situati lungo le strade, una sorta di bar per gli accaldati viandanti.
Anche Plinio il Vecchio I sec. d. C. ci lascia una ricetta di un sorbetto di neve a base di nettare di frutta e miele. Insomma i primi gelati…
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