
Quanta storia vi è tra i palazzi e le strade di Roma. Ci passo sempre nei pressi di Piazza Mazzini e lì a poca, in via di Monte Zebio 28, vi è un altro luogo del volo. Esposta c’è una targa che ricorda che qui ha vissuto fino alla sua scomparsa il generale ingegnere l’esploratore Umberto Nobile. Poco meno di vent’anni da quel volo di Léon Delagrange, Nobile conquista il Polo Nord.
Pochi sanno che la sua impresa nasce nel quartiere all’interno dello S.C.A. lo stabilimento costruzioni aeronautiche in Viale Giulio Cesare, oggi scomparso.

E lì dentro che Nobile lavora alla costruzione del suo dirigibile, numero di matricola I-SAAN, che verrà battezzato Norge. Lunghezza 106 metri e 3 motori che gli consentono di raggiungere una velocità di 113 km/h. un gioiello del volo, scelto per aereo Club norvegese per compiere l’impresa.
A capo della spedizione, però non c’è Umberto Nobile, ma l’esploratore Roald Amundsen, il primo ad aver raggiunto il Polo Sud.
Il 10 aprile 1926 il Norge si alza in volo da Ciampino, il viaggio dura in tutto un mese con diverse tappe intermedie.

A bordo del dirigibile ci sono Amundsen, Nobile e Lincoln Ellsworth esploratore statunitense che finanziò il progetto. con loro alcuni tecnici e Titina il fox terrier di Umberto che non si separa mai da lui.
Il 12 Maggio 1926 tre bandiere sul ghiaccio dell’artico una italiana, una norvegese una statunitense, la missione è compiuta.