
Basilica di San Clemente in Laterano. Nulla si inventa, il fumetto era già in uso nel Medioevo. Questo lo si può vedere nell’Iscrizione di San Clemente affresco 1090, è un primitivo esempio di fumetto applicato a un racconto di carattere religioso. Risale alla fine dell’XI secolo, ed è databile tra il 1084 e l’inizio del 1100.
Questo affresco si trova in una cappella sotterranea della omonima Basilica a Roma.
Esso fu ispirato da un brano della Passio Sancti Clementis e riproduce un miracolo compiuto da Clemente quando era ancora in vita.
“Narra la Passio che un ricco pagano, Sisinnio, è convinto
che Clemente voglia sottrargli la moglie divenuta cristiana, lui crede, in seguito all’uso di arti magiche. Ordina quindi ai suoi servi di arrestarlo e di condurlo al martirio;
l’affresco, riporta al di sopra della figura di Sisinnio le sue violente e poco urbane esortazioni ai servi. Ma avviene il miracolo: Clemente si ritrova libero, e in possesso dei servi non resta che una pesante colonna.
Nell’affresco San Clemente, accusato di stregoneria, appare legato per essere condotto al supplizio. Sininnio comanda a tre servi di trascinarlo con delle corde, mentre un altro lo spinge da dietro con un palo.”
Questa scena dell’affresco è commentata dall’ultima parte dell’iscrizione con solenni parole in latino, tratte proprio dalla Passio:
(LA) (IT)
« Fàlite dereto colo palo, Carvoncelle
Gosmari, Albertel, traite.
Fili de le pute, traite. » « Spingilo da dietro col palo, Carvoncello
Gosmari, Albertello, tirate!
tirate, figli di p******! »
Sabrina Rinaldi
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4 risposte a "Fumetto già in uso nel Medioevo."