Chissà quante volte ci saremo passati davanti senza rendersene conto che dietro quella ringhiera e quei alberi c’è la Chiesa di Santa Bibiana, situata nei pressi della stazione Termini, passa veramente inosservata per via della sua posizione infelice e dalla sua stessa recinzione. È in via G. Giolitti n°154.
Per accedere all’ingresso, è necessario attraversare i vecchi binari e immettersi su un sentiero poco praticabile.
La chiesa, in realtà è un’antica basilica dedicata a Bibiana, leggendaria martire del IV secolo.
Eretta nel V secolo per volere di Papa Semplicio sui resti di 11266 martiri, fu ricostruita diverse volte, l’ultima per volere di Urbano VIII nel 1626, con numerosi interventi del Bernini. Questi le diede una nuova facciata, un atrio, una loggia e aggiunse due cappelle in fondo alle navate laterali, dove si ammirano le pale raffigurati Dafrona e Demetria, che sono madre e sorella di Bibiana martiri entrambe. Rinnovò la cappella maggiore inserendo la statua di Bibiana.
Sotto l’altare maggiore, una preziosa vasca di alabastro contiene i resti di Bibiana, della madre e della sorella.
Nella navata a sinistra è conservato il tronco della colonna del martirio, alla quale fu legata Bibiana per essere flagellata a morte. “Il tronco di colonna consumato dalle mani di tutti i fedeli che per secoli ne hanno raschiato la polvere per scioglierla nell’acqua attinta al pozzo del vicino orto, mescolarla con erba cresciuta sul terreno bagnato dal sangue della martire e ottenere così una pozione dai misteriosi poteri taumaturgici.”
È in via G.Giolitti, 154
Apertura : 7:30-11:00 e 16:30-19:30
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