Una bella passeggiata fuori porta da non perdere, è l’appuntamento con la Festa delle Rose a Palazzo Patrizi, ormai una tradizione consolidata da anni, quest’anno cade il 7 e 8 maggio. In questa tenuta si trova il suggestivo parco secolare di Castel Giuliano, antico insediamento etrusco e romano divenuto proprietà dei marchesi Patrizi fin dal Cinquecento. Dopo secoli di abbandono i proprietari hanno voluto restituire al parco, al castello e alla chiesa di famiglia un lustro e uno splendore da tempo dimenticati, grazie a lunghi e accuratissimi restauri. Questo luogo reso unico dalla Marchesa Umberta Patrizi e dalla sua passione per le rose che nutre da anni, trasformando Castel Giuliano in uno dei maggiori roseti privati italiani.
Per la Festa delle Rose sarà allestita quest’anno, come consuetudine, una Mostra più piccola, particolarmente bella, raffinata e soprattutto tematica, mettendo in primo piano assoluto le rose che sopportano la calura e la siccità estiva di un giardino mediterraneo, proprio come a Castel Giuliano.
Una scelta fatta per promuovere giovani talenti botanici che operano nel nostro territorio, molti dei quali ora sono le star nelle grandi mostre del Nord Italia.
Una particolare attenzione per quelle autoctone del Centro Italia, dunque piante da secco che ben si adattano al nostro clima e alla nostra luce. Collezione di rosmarini, cisti, salvia, lavande, artemisie, mirti, corbezzoli, plomix, etc. Importante punto di riferimento per chi vuol ripristinare in campagna le antiche siepi divisorie di piante autoctone. Siepi che rendevano unico il nostro paesaggio.
Nel parco troveremo non solo le rose, che in questo periodo saranno le padrone indiscusse ma tutte le piante che adornano e rendono unico questo posto. “Come le clematis, gli arbusti da fiore insoliti, le erbacee perenni, aromatiche, ortive, graminacee, una speciale collezione di piante mediterranee provenienti da tutto il bacino del nostro mare, o addirittura endemiche della penisola sorrentina. Una importantissima collezione di garofanini botanici e tante piccole piante da ombra e da città, come le begonie, le tradescanzie, i plectranthus e tanti pelargoni da fiore e a foglia profumata. Alberi da frutta provenienti da vecchi cloni ritrovati nel Lazio. Una collezione di papaveri, papere e piante acquatiche. Bulbi da fiore insoliti e da non dimenticare le ortensie in forme le più stravaganti, compresi tutti i nuovissimi ibridi americani.”
Centinaia sono le rose antiche che adornano il parco, tra le quali restano impressi nella memoria magnifici esemplari di “Albértine Barbier” (varietà del 1821), “Blu Magenta” (del 1900), “Sweet Juliette” (creata nel 1989 dall’inglese Austin prendendo a modello le rose ottocentesche, ma ottenendo la rifiorenza di quelle moderne), si arrampicano sulle vecchie mura con risultati strepitosi. Molte altre rose arbustive formano bordure e siepi, condividono gli spazi sapientemente progettati con le digitali, i mirti, le lavande e azzurri Ceanothus.

Sabrina Rinaldi
Articoli:
Roseto di Roma e la sua storia.
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6 risposte a "Festa delle Rose a Castel Giuliano 7 e 8 maggio."