
Un’altra grande mostra fotografica a Palazzo delle Esposizioni a Roma dal 19 maggio al 28 agosto 2016 Gianni Berengo Gardin.
“Vera fotografia“. Reportage, immagini, incontri.
Vera fotografia, a cura di Alessandra Mammì e Alessandra Mauro, ripercorre la lunga carriera di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930), è il fotografo che forse più di ogni altro ha raccontato il nostro tempo e il nostro Paese in questi ultimi cinquant’anni.

“In mostra sono esposti i suoi principali reportage. Insieme alle celebri immagini, altre poco viste o inedite che danno nuove chiavi di lettura per comprendere il suo lavoro e il ruolo di visione consapevole della realtà che una “vera fotografia” può offrire.
Per Berengo Gardin essere fotografi significa assumere il ruolo di osservatore e scegliere un atteggiamento di ascolto partecipe di fronte alla realtà, come hanno fatto i grandi autori di documentazione del Novecento. Con la sua macchina fotografica si è concentrato a lungo soprattutto sull’Italia, sul mondo del lavoro, la sua fisionomia, i suoi cambiamenti, sulla condizione della donna, osservata da nord a sud, cogliendo le sue rinunce, le aspettative e la sua emancipazione. Non ha escluso il mondo a parte degli zingari, di cui l’autore ha dedicato tempo, amore e libri.

“Quando fotografo – ha detto Berengo Gardin – amo spostarmi, muovermi. Non dico danzare come faceva Cartier-Bresson, ma insomma cerco anch’io di non essere molto visibile. Quando devo raccontare una storia, cerco sempre di partire dall’esterno: mostrare dov’è e com’è fatto un paese, entrare nelle strade, poi nei negozi, nelle case e fotografare gli oggetti. Il filo è quello; si tratta di un percorso logico, normale, buono per scoprire un villaggio ma anche, una città, una nazione. Buono per conoscere l’uomo”.

Circa 250 fotografie, stampe vintage in formato 30×40, suddivise per sezioni: Venezia, Milano, Il mondo del lavoro, Manicomi, Zingari, La protesta, Il racconto dell’Italia, Ritratti, Figure in primo piano, La casa e il mondo, Dai paesaggi alle Grandi Navi. Nelle sale ci sono anche 24 stampe di grandi dimensioni: foto scelte e commentate da amici, intellettuali e colleghi. Veri e propri commenti d’autore. “- Cit. Palazzo delle Esposizioni.

Centre Pompidou Renzo Piano
“Gianni Berengo Gardin ha pubblicato 210 libri fotografici. Tra gli altri, Venise des Saisons, Morire di classe (con Carla Cerati), L’occhio come mestiere, Toscana, Francia, Gran Bretagna, Roma, Dentro le case, Dentro il lavoro, Scanno, Il Mondo, Un paese vent’anni dopo (con Cesare Zavattini), In treno attraverso l’Italia (con Ferdinando Scianna e Roberto Koch), fino al grande libro antologico dal titolo Gianni Berengo Gardin Fotografo (1990), L’editore Contrasto nel 2005 ha pubblicato il grande libro antologico “Gianni Berengo Gardin”, in edizione italiana, inglese, francese e americana. con Reportage in Sardegna 1968/2006 (Imago edizioni 2006). Qualche anno fa ha dedicato il suo lavoro alle comunità di zingari in Italia e il libro Disperata Allegria – vivere da Zingari a Firenze ha vinto nel 1994 l’Oscar Barnack Award. Il suo ultimo libro è Storie di un fotografo (Marsilio Editore, 2013). “- Cit. Wikipedia
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