
Siamo così legati all’astrologia che pur vivendo nell’Era Moderna, il significato e il valore del segno zodiacale è certamente un argomento che incuriosisce ed interessa anche in ambito artistico. L’Astrologia, la magia e l’alchimia sono sempre state discipline esoteriche riservate solo a una cerchia ristretta di iniziati, che consentono di comprendere in maniera unitaria, ciò che avviene in natura. Dagli arbori della civiltà sino al XVIII secolo esse sono considerate un importante strumento di conoscenza attraverso il quale si può arrivare a comprendere le leggi che governano il cosmo o sondare il mistero della nascita, della vita e del destino riservato al singolo individuo.
In ambito artistico sin dal Medioevo, l’alchimia di queste “arti” destavano timore e rispetto sia nelle classi dominanti come nelle masse incolte. Ciò è confermato dalle numerose testimonianze diffuse nelle corti e nei comuni italiani, attraverso grandi cicli pittorici e la realizzazione di numerosi affreschi.
Molte le immagini allegoriche tra il XIV e il XV secolo, basti pensare alla filosofia platonica della Firenze medicea, che era fonte d’ispirazione costante per artisti poeti e pensatori: da Raffaello a Michelangelo da Piero di Cosimo a Sandro Botticelli. Nei secoli c’è sempre stato un ritorno e un rinnovato impulso fino al Novecento con alcune correnti artistiche come il surrealismo.

Vergine
La Vergine è rappresentata come una fanciulla alata che tiene una spiga di grano in mano, oppure nelle vesti delle divinità arcaiche protettrici dell’equilibrio naturale (Dike, Astrea, Demetra). Il simbolismo astrale della Vergine nasce tra il 6540 e il 4380 a.C.
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