I sotterranei di Santa Sabina

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Molti sono i motivi che mi spingono ad ammirare la Basilica di Santa Sabina, una delle chiese di Roma, ancora oggi, conservata perfettamente.

Le sue 24 colonne che sorreggono le arcate della navata prese dal tempio di Giunone Regina, la sua magnifica cantoria ricavata dalla collage di
diverse lastre antiche, creando uno dei più raffinati pastiche (frammenti) medievali che sono sotto gli occhi di tutti. Difficile è scoprire gli altri tesori del complesso, che sono legati alla storia precedente e successiva della basilica paleocristiana.

Nei sotterranei vi sono i resti delle mura serviane, alle quali il monastero si appoggiò e le mura di case antiche. Una di queste, molto probabilmente deve essere stata quella della matrona Sabina, alla quale è attribuita la memoria della prima comunità cristiana dell’Aventino.

Molto interessanti sono gli ambienti del convento dei Domenicani. Al primo piano del monastero è conservata la cella e San Domenico, colui che fonda uno degli ordini più

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potenti della storia, costante rivale in architettura dei francescani. Oggi l’ambiente si presenta come una cella barocca affrescata con le storie del Santo.

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Importante da annotare è che nell’antico dormitorio dei monaci vi è allestito un piccolo prezioso museo delle memorie domenicane, dove si possono ammirare dei bellissimi capolavori, come la straordinaria tavola di Antoniazzo Romano, dove San Domenico appare in un ritratto estremamente realistico.

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La collezione di questo piccolo museo è testimone di un alto livello culturale che ha sempre contraddistinto l’ordine  dei Padri Predicatori, veri e propri intellettuali delle Sacre Scritture. A loro è ancora affidata la conservazione del complesso monastico: un gioiello d’arte che continua a riservare sorprese.

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Come l’affresco bizantino scoperto nel luglio 2010 sotto l’intonaco dell’atrio della Chiesa che rappresenta una Madonna con Bambino tra santi di rara bellezza dove non si è lesinato sui materiali. Il manto della Vergine e puro lapislazzulo.

Museo Domenicano di Santa Sabina è visitabile su prenotazione.

Piazza Pietro d’Illiria 1 – Roma

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4 risposte a "I sotterranei di Santa Sabina"

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