di Sabrina Rinaldi@
A Roma spesso le chiese hanno delle fondamenta romane, come la chiesa di Santa Balbina che è situata sull’Aventino, venne eretta nel IV o V secolo presso le Terme Antoniniane sulla casa del console Lucio Fabio Cilone precettore di Caracalla.
La chiesa più volte restaurata sotto Paolo III, subì i maggiori
restauri tra il 1927 e il 1930. All’interno sull’altare di destra è conservato un particolare bassorilievo del 400 con il crocifisso tra la Vergine e s. Giovanni Evangelista opera attribuita a Mino da Fiesole e a Giovanni Dalmata, fu preso da un altare di S. Marco che Paolo II aveva fatto costruire.
All’altare maggiore un’urna di diaspro-alabastro contiene le reliquie di S. Balbina e di S. Quirino, suo padre. Alle pareti affreschi della scuola di Pietro Cavallini. Balbina era una ragazza romana. Il pontefice convertì e battezzò padre e figlia. Balbina rifiutò più volte le nozze e l’Imperatore Adriano (117-135) ne ordinò la tortura e la fece decapitare. La memoria di Santa Balbina il 31 marzo.