Mi piace postare racconti su Roma e giorni fa passando per il ghetto, ricco di storia, mi sono ricordata di quando ero bambina e di mio zio che aveva la casa che si affacciava a piazza Mattei, tra via dei Falegnami e via dei Funari nel rione sant’Angelo, davanti la Fontana delle Tartarughe. Pierluigi mi ricordava che qui c’erano i palazzi della potente famiglia Mattei, costruiti sulle rovine del circo Flaminio.
La fontana fu eseguita nel 1581-84 su disegno di Giacomo della Porta. Precedentemente la piazza era denominata “platea Piscinae” forse dalle piscine del circo Flaminio. Poi assunse la denominazione di piazza della Posta dove c’erano stalle per il cambio dei cavalli per quel servizio.
I bronzi sono di Taddeo Landini. Nella vasca inferiore un basamento sorregge quattro conchiglioni marmorei sui quali poggiano tramite delfini gli efebi che spingono tartarughe che bevono nel catino superiore ornato con teste di putti.
Le tartarughe ora sostituite da copie furono aggiunte da Bernini nel 1568 durante i lavori di restauro. Poiché le quattro tartarughe sono state rubate diverse volte. Allora per evitare altri furti, quelle originali si trovano nei Musei Capitolini.
Pierluigi Sabatini e Sabrina Rinaldi
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