La Cappellina nascosta del Colosseo

Dipinto di Eckersberg ritraente la processione nella chiesa di Santa Maria
Dipinto di Eckersberg ritraente la processione nella chiesa di Santa Maria

Ebbene si, dopo tanto tempo, mi rivedo questa volta, al tempo del coronavirus, virtualmente con Pierluigi, dicendomi: “quanto mi piacerebbe passeggiare ora per Roma, deserta, con quattro macchine, così la vorrei ricordare”. Lui che è amante della vera Roma è un  “cicero” per me. Racconta dei profumi, dei colori di una città ricca di storia e di storie nella storia, come quella della Cappellina nascosta del Colosseo.

Nel Colosseo c’è una piccola cappella intitolata a santa Maria della Pietà. La cappellina fu ricavata entro uno dei fornici, quello corrispondente alla ventiquattresima arcata dell’anfiteatro Flavio. Le prime notizie fondate sono quelle tramandate dal cardinale Cencio Camerario, un illustre storico e conoscitore delle chiese romane, che risalgono alla fine del XII secolo, e più precisamente al 1192, epoca in cui era nota con il titolo di “ss. Salvatore in Rota Colisei”.

Il Colosseo

Precedentemente funzionava come magazzino e guardaroba per la confraternita del Gonfalone, la quale nel periodo pasquale, eseguiva al centro della grande arena una rappresentazione rievocativa della Passione di Cristo.

Un’antesignana della Via Crucis che viene celebrata ogni anno partendo dall’interno del Colosseo ripercorrendo le stazioni fino ad arrivare al Tempio di Venere e Roma. Questo era il più grande tempio dell’antica Roma, posto nella parte orientale del Foro romano, occupava lo spazio tra la basilica di Massenzio e il Colosseo, Era dedicato alle dee Venus Felix e Roma Aeterna.

Interno del Colosseo

Il famoso archeologo Mariano Armellini ci riferisce una notizia pubblicata nel ‘600 dal Bruzio:” un tale volendo restaurare il Colosseo et avendovi riportate le sedie lignee per farvi di nuovo li spettacoli de le fiere e fattivi i lavori necessari, non appena lo seppe il papa, ne fu vietato. Allora la confraternita del Gonfalone acquistò quell’edicola e la restaurò affidandone l’incarico a un eremita”.

Il tempio di Venere e Roma al Palatino
Il tempio di Venere e Roma sul Palatino

Sempre nel passato la cappella, registrata tra quelle dipendenti dall’Arcibasilica Lateranense, venne più volte restaurata, nel 1490, nel 1622, nel 1827 e infine nel 1936. In quest’ultimo anno, avendo nel frattempo la confraternita del Gonfalone cessato la sua attività, fu affidata dal Vicariato al Circolo san Pietro che vi eseguì un restauro nel 1955.

P. Sabatini – S. Rinaldi

Percorsi d’Arte


5 risposte a "La Cappellina nascosta del Colosseo"

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