Spesso mi metto sul mio piccolo e grazioso balconcino di casa, leggo o guardo il giardino accudito da mia madre. E non è un caso se la mia mente parte e penso alla storia raccontatami da Pierluigi di Palazzo d’Aste Bonaparte, in via del Corso, all’angolo con piazza Venezia, celebre
soprattutto per aver ospitato Letizia Ramolino in Buonaparte, madre dell’imperatore francese. Eretto nel 1660 dall’architetto Giovanni Antonio de Rossi per la famiglia d’Aste di Albenga, è caratterizzato da un balcone coperto al primo piano, uno dei pochi superstiti a Roma, chiamati “bussolotti” o “mignani”.(dal latino maeniānu(m), derivazione di Maenius, nome del censore che nel 338 a.C. fece costruire nel foro logge per assistere agli spettacoli).
E da quel balcone donna Letizia assisteva, finché la vita glielo permise, al passeggio che si svolgeva sulla frequentatissima strada sottostante. In particolare ella amava seguire le feste di carnevale, le sfilate delle maschere e le frenetiche corse dei cavalli. Vi abitò per 18 anni dal 1818 al 1836 e fu poi sepolta, prima che le sue spoglie fossero portate ad Ajaccio, nella basilica di S. Maria in via Lata.
Foto: Statua in marmo di Letizia Ramolino Buonaparte ad opera di Antonio Canova tra il 1804 e il 1807. Ed è conservata nella collezione Devonshire a Chatsworth House.
Pierluigi Sabatini e Sabrina Rinaldi
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L’ha ribloggato su Il blog di Mauro Vetriani.
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