Incredibile come si possa raccontare una parte di storia ancora a noi sconosciuta, ma inconsciamente viva nella nostra mente, raccontata dai nostri genitori, dai nostri nonni. Questa storia la ritroviamo nei Murales per le strade del quartiere il Quadraro. “Nella finezza del segno di Beau Stanton c’è l’amore per una tecnica minuziosa, da artista del cesello. Il suo immaginario è costellato di simboli, iconografie
sacre, archetipi junghiani. Questo murale nasce per il Quadraro, quartiere che nel 1944 subì la deportazione di un migliaio di uomini da parte del regime nazifascista, venendo così piegato ed affamato. E che però fece muro, reagendo. La nascita di Cinecittà regalò ai residenti una grande opportunità di economia e di rinascita. A questa storia è dedicata l’opera: un albero meraviglioso che sboccia da un
teschio, imponendo sulla morte la legge della vita.” – cit.
Sabrina Rinaldi
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